Maresciallo di Francia. Partecipò alla Rivoluzione francese e alle guerre
napoleoniche. Promosso maresciallo di Francia nel 1803 e proclamato duca di
Treviso quattro anni dopo, durante la campagna napoleonica di Russia fu l'ultimo
ad abbandonare Mosca, alla testa della Giovane Guardia, quando Napoleone diede
l'ordine della ritirata e sostenne gli ultimi combattimenti sotto le mura di
Parigi. Dopo l'abdicazione di Napoleone, accettò da Luigi XVIII il
comando della piazzaforte di Lilla e un seggio alla Camera dei Pari, ma
preferì essere destituito piuttosto che giudicare, come membro del
Consiglio di guerra, il suo vecchio commilitone maresciallo Ney (1815). Nel 1819
Luigi Filippo lo chiamò nuovamente al Governo, nominandolo in un primo
momento ministro della Guerra e poi presidente del Consiglio dei ministri.
Morì nell'attentato contro Luigi Filippo organizzato da G. Fieschi
(Cateau Cambrésis 1768 - Parigi 1835).